Carlo Cottarelli
Prof.
Come Tagliare la Spesa Pubblica
Dopo una breve introduzione diretta ad inquadrare l’attuale crisi economica che in Italia unisce la perdita di competitività al debito pubblico più alto d’Europa dopo la Grecia, il prof. Cottarelli ha illustrato le criticità della nostra spesa pubblica.
In primo luogo ha chiarito che quest’ultima si compone di tre voci che comprendono lo Stato inteso come acquirente di beni, lo Stato come datore di lavoro di dipendenti pubblici ed infine lo Stato come erogatore di contributi.
Se le prime due voci di spesa sono pari a circa 165 miliardi l’una, quella più imponente è l’ultima pari a oltre il doppio.
Come risolvere queste eccessive fuoriuscite?
Lo Stato dovrebbe cercare di acquistare con maggior equilibrio: l’accentramento tramite la piattaforma Consip consente una diminuzione dei prezzi di acquisto, ma è una riforma partita da troppo poco tempo per vederne già i risultati. Riguardo ai dipendenti pubblici, gli stipendi sono a livello degli altri Stati tranne che per gli alti dirigenti che rispetto agli omologhi europei hanno retribuzioni altissime. La voce maggiore, che copre quasi 500 miliardi di euro, non può che essere risolta, invece, mediante una attenta verifica sui beneficiari dei trasferimenti di denaro: gli enti pubblici e le imprese verso il quale lo
Stato “stacca assegni”. Compito sicuramente non semplice.
E la situazione attuale, con lo spread in crescita?
Secondo il prof. Cottarelli il futuro vedrà una delle seguenti soluzioni alternative: che l’Italia chieda aiuto all’Europa e dunque intervenga la Troika condizionandoci a pressanti impegni economici, oppure che si esca dall’Euro con i conseguenti problemi tra cui l’aumento dell’inflazione o, infine, che si obblighino le banche all’acquisto di titoli di Stato con vincoli ai movimenti finanziari.
Conclusa la sua lucida relazione, il prof. Cottarelli ha dato grande spazio alle domande
degli astanti che numerosi hanno potuto interloquire direttamente con il noto relatore .
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